Iniziative sociali
30/06/2016
La BCC sostiene la campagna Unicef contro la mortalità infantile

La Banca di credito cooperativo di Scafati e Cetara scende in campo al fianco dell’Unicef nella lotta alla mortalità infantile nel mondo. Lo scorso mese di luglio il presidente Massimo Cavallaro ha preso parte alla V edizione di “Vogliamo Zero”, evento benefico organizzato dall'Accademia "Biagio Franza", diretta dal maestro Matteo Franza, in collaborazione con il Comune di S. Marzano sul Sarno e l’Unicef. Obiettivo della manifestazione: promuovere una raccolta fondi per sostenere le iniziative dell’Unicef volte a ridurre “a zero” il numero di bambini che ogni giorno, nel mondo, muoiono prima di compiere i 5 anni di vita e per cause che potrebbero essere evitate con un vaccino, un antibiotico, un farmaco o, più semplicemente, con la conoscenza di alcune profilassi o il rispetto delle basilari norme igieniche. Nel suggestivo atrio del Comune, a presentare lo spettacolo è stato l'attore e regista Adelmo Togliani che ha interagito simpaticamente con gli ospiti intervenuti. “Quella di stasera è un’iniziativa lodevole che vede al centro della campagna dell’Unicef la cura, l’attenzione, ma soprattutto la prospettiva di salvezza per tanti bambini che nel mondo hanno bisogno di un aiuto concreto – ha dichiarato nel corso della serata il presidente Cavallaro – la nostra Bcc, da sempre, è vicina alle nuove generazioni. Per noi la persona è il fulcro di ogni attività sociale e, ancor di più, lo sono i bambini. Assistere oggi, da un lato a un’economia così spietata, dove la finanza e il denaro sono diventati strumenti di cui si fa un cattivo uso e, dall’altro alla sofferenza di tanti uomini e bambini, ci fa riflettere, perché non dobbiamo dimenticare che il mondo ci è stato consegnato e noi abbiamo il dovere di custodirlo al meglio, in quanto lo custodiamo per le future generazioni, ovvero i bambini. Fa male vedere come, ancora oggi, muoiano così tanti bambini ogni giorno quando basterebbe poco: basterebbe donare, non quello che consideriamo superfluo ma una parte di ciò che, molte volte, appartiene alla nostra gestione quotidiana. Bisognerebbe privarsi di un qualcosa, di quel poco che potrebbe dare un sorriso, una speranza e soprattutto migliori condizioni di vita ai più piccoli. Spesso pensiamo all’Africa eppure anche in Europa, nelle nostre comunità, ci sono bambini che soffrono. Il credito cooperativo, nella sua funzione sociale, opera attraverso il “fare banca cooperativa”, ispirandosi all’articolo 45 della Costituzione che riconosce il valore sociale della cooperazione con finalità mutualistiche e all’articolo 2 dei nostri Statuti che ha lo scopo di creare “condizioni economiche sostenibili” e quindi di rifarsi ai princìpi dei frati francescani del Seicento. Mi riferisco, in particolare, a quel proverbio secondo cui ad una persona che ha fame è meglio insegnare a pescare che regalare un pesce al giorno. Con questo voglio dire che, se è vero che bisogna donare, e altrettanto vero che bisogna anche impegnarsi a far sì che queste generazioni si affranchino dal bisogno; questo vuol dire investire in opere, in fattori produttivi, che possano affrancare dalla povertà le famiglie e, di conseguenza, attraverso una vita migliore, una migliore prospettiva sociale, assicurare un futuro dignitoso ai tanti bambini che soffrono”. Il sindaco di San Marzano Cosimo Annunziata, ai microfoni di Media News 24 ha spiegato: “per il quinto anno ospitiamo, con passione e volontà, un evento eccezionale”. “Oggi – ha sottolineato il primo cittadino – viviamo le stesse difficoltà del dopoguerra, quando appunto nacque l’Unicef con l’obiettivo di aiutare i bambini bisognosi. Vi sono tante realtà nel mondo che hanno bisogno di aiuto, di una mano. Per questo dico: aiutiamo chi sta meno bene di noi, perché come si diceva in una pubblicità di qualche anno fa - una telefonata allunga la vita - e fare del bene non solo allunga la vita a chi lo riceve, ma soprattutto porta benefici anche a chi dona. Donando si risana il proprio cuore e la propria mente”.

Per Giovanna Ancora Niglio, presidente del Comitato provinciale di Salerno per l’Unicef, “avere tanti amici che condividono una campagna così importante, come quella di azzerare la mortalità infantile, è motivo di orgoglio, per questo voglio ringraziare le autorità, il sindaco, l’associazione di Matteo Franza con i suoi collaboratori che credono fermamente in questa campagna; è una famiglia che si allarga sempre più e che si stringe intorno ai bambini per aiutarli a vivere e a sopravvivere”. “Solidarietà è amore – ha aggiunto Giovanna Niglio – perché se non si ama l’obiettivo che si intende raggiungere diventa uno stereotipo, rimane una frase che non dice nulla. La solidarietà trova una sua compiuta manifestazione quando realizza gli obiettivi. Oggi, più che mai, il pianeta infanzia è ad altissimo rischio. Oggi c’è anche il problema dei figli dei migranti. E l’Unicef, su mandato del Governo, dovrà curare il reinserimento di questi bimbi dopo la fase dell’accoglienza. Si tratta di un lavoro immane che ha bisogno di sostegno per cui ogni mano che ci viene data è un motivo in più per fare meglio e per fare di più”. Molto determinata è la presidente del Comitato regionale campano per l’Unicef Margherita Dini Ciacci. “Vogliamo zero, vogliamo che non muoiano più bambini, vogliamo che non ci siano più morti per fame, sete, malattie, vorremmo che non ci fossero morti nel Mediterraneo – ha affermato -. Mentre prima ci interessavamo solo dei bambini di Africa, Asia, America latina oggi abbiamo da affrontare la questione dei migranti non accompagnati e delle mamme. Una tragedia immane si sta consumando sotto i nostri occhi, una storia di ordinaria follia in un mondo che sembra sordo ai richiami della coscienza. Bambini risparmiati dalla morte oggi, per morire domani se non si interviene in loro aiuto. C'è un solo modo per aiutarli a riscoprire il sorriso: costruire con loro una speranza di futuro. Occorre farlo subito, domani potremmo non trovare più bambini da salvare. E' un imperativo morale per l'uomo etico, ancor più per il cristiano. Gocce di bene faranno nascere un oceano di vita”.

“Sono molto soddisfatto della buona riuscita di questa V edizione – ha spiegato, a Media News 24, l'organizzatore, il maestro Franza – tante e meravigliose sono le emozioni che ho provato grazie anche agli amici artisti che mi onorano ogni anno della loro presenza e che si esibiscono senza alcun compenso professionale per dar vita ad una serata di musica, intrattenimento e spettacolo. Noi artisti siamo sensibili agli obiettivi “sociali” e questa iniziativa merita qualcosa in più perché si parla di bambini. Cerchiamo di metterci del nostro e di creare delle sinergie con le istituzioni e le associazioni del territorio. Parlare di solidarietà è facile, il difficile è operare concretamente. Ringrazio le istituzioni, lo staff e le persone che mi aiutano in questa impresa che, qualitativamente, cresce sempre di più. Questo evento vuole essere anche l’occasione per valorizzare associazioni, enti, persone, che si occupano di solidarietà e quest’anno si è voluto dare lustro alla Bcc, rappresentata dal suo presidente Cavallaro, in quanto lo stesso si è sempre aperto alle esigenze del territorio offrendo sostegno a eventi e iniziative importanti com’è stato per l’acquisto di una caldaia per un plesso scolastico di San Marzano, tutto grazie alla sensibilità di un uomo semplice disposto ad ascoltare, qual è il dottor Cavallaro”. All’evento sono intervenuti il parroco don Romualdo Calcide, gli attori Cinzia Mirabella, Piero Pepe e Lello Pirone, i cantanti Virginia Sorrentino e Mimmo Epifani, i musicisti Camillo de Felice e Marco Zurzolo, Marilena Gragnaniello ricercatrice di danze etno-popolari, i cantanti George Mustang e Maria Staiano, la dirigente scolastica di S.Marzano Emma Tortora, il direttore della casa di reclusione di Eboli Rita Romano, i presidenti delle associazioni “Ciao Vincenzo” e “Il Parco dell’amicizia”, Luciano Vastola e Pietro Marsico.